Inaugurato il 21 Dicembre 2008 nell’antico Palazzo Comunale di Fiorenzuola di Focara, il Museo Paleontologico è stato dedicato alla memoria dello studioso pesarese Lorenzo Sorbini (già direttore del Museo di Storia Naturale di Verona).
Il museo rinverdisce la tradizione paleontologica pesarese risalente al Passeri (1775) e, con la ricca messe di ittioliti, filliti, insetti e resti di uccelli fossili provenienti dal giacimento di Monte Castellaro (detto anche Monte della Croce), si addentra nella problematica del “Disseccamento” del Mar Mediterraneo (6 milioni di anni fa), studiando in particolare il fenomeno del gigantismo osseo di un piccolo pesce fossile: Aphanius crassicaudus (Nono o Bottacchio).
Il patrimonio museale è costituito principalmente da quattro collezioni private donate all’Ente Parco. Tra gli esemplari fossili spicca per bellezza ed importanza una libellula, perfettamente conservata, in cui è possibile ancora osservare la minuziosa nervatura delle ali; si tratta di un esemplare unico al mondo poiché costituisce l’olotipo (nuovo genere e nuova specie) di libellula, chiamata Italolestes stroppai. I reperti sono stati studiati da varie Università italiane ed estere per l’eccezionalità della loro conservazione e per la loro importanza in materia di cambiamenti climatici. Il giacimento rappresenta uno dei più importanti siti italiani di interesse paleontologico, riconosciuto dalla Società Paleontologica Italiana
ll museo offre visite guidate per le scuole di ogni ordine e grado, e si occupa di ricerca scientifica, effettuando campagne di scavi per l’acquisizione di nuovi reperti. In occasione della visita da parte di scolaresche verranno donati alla scuola un poster e il libro “I fossili del Monte Castellaro nel Parco San Bartolo”, di Nicoletta Bedosti (in versione digitale). Alla visita museale è possibile abbinare anche l’attività di laboratorio didattico rivolta a scuole materne, elementari e medie inferiori.